Stamattina, o per meglio dire qualche minuto fa, è andata in onda nella trasmissione Omnibus la7 (che seguo quando posso, anche con abbastanza piacere) un’intervista ad Umberto Paolucci, presidente, vice-presidente di qualunque cosa (tra cui Microsoft Italia) e, per mettere la ciliegina sulla torta uno dei responsabili autoriali del fattaccio Italia.it.
L’argomento portante del dibattito è il turismo (nel quale il tizio in questione ha altre cariche presidenziali che manco mi ricordo e, manco ci tengo!) e di conseguenza, alla fine si va a parare sul sitaccio Italia.it del quale prima si parla un pò in modo descrittivo (la solita solfa sul fatto dell’accordo tra le regioni, la crescita e panzane varie) poi, Andrea Pancani, conduttore ed intervistatore “in carica”, mi fa sperare in qualcosa di buono accennando alle “polemiche”, ma, sorpresa delle sorprese: “parliamo di questo logo, ma che significa, perchè non l’ha fatto un grafico?”
Potete chiaramente capire che da lì ho perso qualsiasi speranza ed ho sbavato dalla rabbia su tutta la tastiera del notebook dal quale scrivo… neanche vi dico quello che ha risposto il Paolucci (tra le altre cose, credo che l’intervista sarà a breve disponibile sul sito de la7).
Ormai mi accingevo a raccogliere le braccia che mi erano cadute prima in terra, quando ad un tratto, sento una “punzecchiatura” fatta dal conduttore che, sicuramente è stata involontaria ma, in un certo qual modo mi ha fatto godere, e, ha rappresentato quello che gli avrei detto pure io all’Umbertone di Microsoft: “eccovi il sito… ma vi risparmiamo la navigazione!” (tra le altre cose era mostrato tramite Internet Explorer 6… ma lasciamo perdere che è meglio!).
Alla fine poi rifiato un pò, in quanto, viene fatta qualche domandina tecnica sulla mancanza del portalone rispetto gli standard, gli RSS, della lentezza scoraggiante nella navigazione e via discorrendo (parlando anche della schifosa introduzione che, viene sottolineato giustamente, non si vedeva da anni). Le risposte del Paolucci sono le solite “il sito è nuovo, bisogna promuoverlo, bisogna mettersi d’accordo e blah blah!“… magari spendiamoci un’altra quarantina di milioni di euro e forse arriviamo nella prima pagina delle ricerche del termine “schifo” su Google!
L’intervista si chiude così, in modo triste e incompleto non accennando minimamente ai soldi buttati nel cesso per fare il portale e di chi li ha sborsati… dite che ci dovremmo rassegnare? Io non credo proprio… state sicuri che io non mollo finché non viene affrontato questo argomento e viene fatta chiarezza su quella merdaccia di portale!
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 11:45 |
Almeno qualche domanda pertinente è stata fatta, non si è magnificato solamente lo schifo
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 12:10 |
SITO INIZIATO DAL PRECEDENTE GOVERNO SI DEVE SOTTOLINEARE!
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 12:24 |
Al di la del fatto che a me il logo piace: a colpo d’occhio identifichi la nostra Italia, con grafica e colori! Dal punto di vista tecnico, rimangono evidenti le manchevolezze da te annunciate, ma devi sapere che tutto può essere fatto in maniera migliore. Sarei curioso di sapere dove trovi tutto il tuo livore per quanto fatto. Ma tu che tanto critichi, sei un professionista con un bagaglio tecnico oppure un dilettante che si diverte a farsi solone nascondendosi dietro una tastiera.
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 12:52 |
Dei governi che l’hanno iniziato o finito non mi interessa: il sito, chiunque l’abbia commissionato in quel modo e con quella spesa è stato commissionato male.
Caro Alessandro, forse non mi son spiegato bene: la mia “rabbia” non è verso il non essere negli standard del sito o perché è graficamente brutto (siamo stati fino adesso senza questa “bella” rappresentanza on-line e visti i risultati non se ne sentiva certamente la mancanza!), ma nel fatto che è costato qualcosa come 45 milioni di €, soldi NOSTRI che abbiamo pagato tutti tramite le tasse!
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 16:42 |
Adesso sono con te pienamente in sintonia, chiaramente se è vero che costa quello che viene dichiarato è uno scandalo.
mercoledì, 28 febbraio, 2007 alle 17:11 |
Purtroppo questa è la verità… anzi, c’è anche il rischio che la spesa sia stata maggiore di quella scandalosa già dichiarata!
domenica, 4 marzo, 2007 alle 11:48 |
[…] Questo è il video dell’intervista a Paolucci fatta nel programma “Omnibus” su la7 di cui parlavo nel mio precedente articolo. […]
venerdì, 9 marzo, 2007 alle 10:41 |
[…] by Andrea Guida in Disinformazione, In Generale…. trackback Piccolo flash: Anche questa mattina, come fatto qualche giorno fa, ad Omnibus la7 si è parlato di quella schifezza di […]
mercoledì, 14 marzo, 2007 alle 22:01 |
mi rivolgo a voi perche’ non so più dove battere la testa .sono un antennista e volevo segnalare che da anni si sono spostati i pannelli di trasmissione sulla mia città, non riesco a contattare nessuno dei vostri tecnici. Avete mille siti senza un numero di telefono e vi pregherei di lasciarmi un numero dove sia possibile parlare con qualche tecnico. Grazie, saluti.
mercoledì, 14 marzo, 2007 alle 22:08 |
Alessandro, lascio il tuo commento ma questo blog non ha niente a che vedere ne con la7 ne con l’argomento da te trattato, quindi molto difficilmente troverai le risposte che cerchi da “queste parti”… comunque spero tu possa risolvere al più presto il tuo problema.
ciao
giovedì, 27 dicembre, 2007 alle 11:42 |
Ho inviato il messaggio a segreteria@LA7.it ma torna indietro
prego di far conoscere questa proposta teoretica, grazie.
Spett. Segreteria LA7.it
Ho seguito la presentazione di Enrico Vaime sui conflitti
generazionali e le probabili sostituzioni vecchi/giovani.
Desidero fare alcune chiarificazioni con prgiera di
diffusione.
E’ costume teoretico italiano ridurre tutto su posizioni
binarie, e’ un approccio non esaustivo.
Le societa’ avanzate, non invidiose, non accentratrici ed
oligarchiche, almeno non in maniera cosi’ capillare,(fino ad
avere anche la linea ereditaria dei bidelli)pensano ad
educare nella maniera piu’ ampia e meritocratica coloro che
sostituiranno le vecchie generazioni. Nelle societa’
democratiche e liberali,gli anziani hanno le possibilta’ di
giocare vari ruoli sul mercato ( non vanno in pensione per
tutto)ma in genere non mantengono tutti i privilegi solo
perche’ hanno occupato qualche carica partitica o sono stati
dei giannizzeri fedeli anche quando avrebbero dovuto
dissentire.
Ringrazio per l’attenzione e saluto,
Anna
martedì, 15 luglio, 2008 alle 9:48 |
stamattina c’è stato un intenso accavallamento di voci per cui spessissimo non si è capito niente.